La Fondazione Nicola Del Roscio e la Cy Twombly Foundation presentano da sabato 25 maggio a venerdì 5 luglio, presso gli spazi di via Crispi 18, la seconda edizione di Un/veiled, un progetto curato da Nicola Del Roscio e Eleonora Di Erasmo, che celebra diversi linguaggi artistici, in omaggio all’opera di Cy Twombly.
Un/veiled è l’inedito risultato di un’ampia ricerca condotta nel corso degli ultimi quattro anni dalla Cy Twombly Foundation presso le sedi di Roma e Gaeta per volontà di Nicola Del Roscio, volta a raccogliere, documentare e conservare presso i propri archivi le composizioni musicali, coreografiche e poetiche di artisti che si sono lasciati ispirare o hanno tentato di costruire un dialogo intimo con le opere di Cy Twombly. Da questa ricerca nel 2022 ha preso vita l’idea di invitare alcune tra le personalità più interessanti del panorama internazionale che si sono cimentate nella rilettura dell’opera di Twombly, a esibirsi in una serie di concerti live presso gli spazi della Fondazione Nicola Del Roscio.
Apre il calendario di Un/veiled, la mostra Devendra Banhart. Total Pink Cosmos in Square White Cloud che inaugura il 24 maggio, e sarà visitabile fino a venerdì 5 luglio. L’esposizione ripercorre varie fasi e aspetti della ricerca artistica di Banhart attraverso una selezione di opere su carta e nuovi disegni realizzati appositamente per questa occasione. Devendra Banhart, prima ancora di diventare musicista, si forma come artista visivo: arte, musica e poesia convivono nella sua ricerca espressiva.
L’artista ha in varie occasioni dichiarato di essere stato fortemente influenzato dall’opera di Cy Twombly nel corso della sua carriera. La dimensione talvolta intima e meditativa (Haru, 2014) di alcuni disegni sembra richiamare le prime sperimentazioni su carta di Twombly degli anni ’50, il ripetersi quasi ossessivo di uno stesso soggetto (Sphinx Interiors, 2014) rimanda ad alcune opere del Maestro americano che, realizzate in serie, si distinguono tra loro solo per dettagli quasi impercettibili.
Le opere su carta di Banhart, così come le poesie e i testi delle sue canzoni, sono caratterizzate da un immaginario visionario. Frasi o frammenti di parole diventano parte integrante dei disegni che l’artista spesso utilizza come copertine dei suoi album (Monument, 2007; Monument, 2008).
Le composizioni musicali dell’artista sono a disposizione del pubblico in mostra, attraverso la proiezione della seconda parte del film OLA (2020), che vede Banhart eseguire alcuni pezzi tratti dal suo catalogo di 10 album all’interno del Bob Baker Marionette Theater di Los Angeles.
È lo stesso Devendra Banhart ad aprire il programma di performance della seconda edizione di Un/veiled, sabato 25 maggio, esibendosi dal vivo presso la Fondazione in un concerto acustico che accompagna in un viaggio lungo il suo vasto repertorio musicale, che include anche alcuni pezzi dal suo ultimo album, Flying Wig (2023).