Dal 16 gennaio al 15 marzo 2025, la Fondazione ICA Milano inaugura l’anno con la mostra bipersonale “Lonely Are All Bridges”, curata da Maurizio Cattelan e Marta Papini. Questo evento gratuito celebra il dialogo ideale tra le opere di Birgit Jürgenssen (Vienna, 1949 – 2003) e Cinzia Ruggeri (Milano, 1942 – 2019), due figure iconiche dell’arte contemporanea che hanno esplorato temi come il ruolo della donna, l’identità e la trasformazione.
Il titolo della mostra, ispirato a un verso della poetessa austriaca Ingeborg Bachmann, riflette la ricerca interdisciplinare delle due artiste, che hanno attraversato arte, moda, design e fotografia. Il percorso espositivo si concentra sulla relazione tra estetica, politica e identità, esplorando le connessioni visive e concettuali tra le loro opere senza adottare una prospettiva filologica.
L’esposizione si apre con l’autoritratto Untitled (1977/78) di Birgit Jürgenssen e la scultura Chef + Rémy (2018) di Cinzia Ruggeri, creando un dialogo iniziale tra ironia e riflessione. Successivamente, le stanze approfondiscono temi centrali delle due artiste. Il ruolo della donna è analizzato in opere come Housewives’ Work (1973) di Jürgenssen, che riflette con ironia sul contesto domestico e sociale, e Sciagura (1991) di Ruggeri, che propone un’interessante lettura critica. Il tema delle scarpe e dei guanti emerge in reinterpretazioni come le Scarpe scale (1984) di Ruggeri e i Bed Shoes (1974) di Jürgenssen, offrendo una riflessione sul rapporto tra corpo e oggetto.
Ombre e doppi sono esplorati attraverso opere come Colombra (1990) di Ruggeri, una scultura che rappresenta una figura femminile in ombra, e le fotografie di Jürgenssen, dove la trasformazione e la molteplicità dell’identità diventano protagoniste. Nella sala principale, installazioni immersive amplificano il dialogo tra estetica e significato, con opere emblematiche come il vestito scala di Ruggeri e il disegno Aesculapian Snake (1978) di Jürgenssen.
Per migliorare l’esperienza del pubblico, la Fondazione ICA Milano offre una mappa multimediale interattiva tramite l’app Particle, che guida i visitatori lungo il percorso espositivo. Questo strumento innovativo, già utilizzato nella mostra “Wooden Travel”, permette di scoprire approfondimenti e dettagli sulle opere.