Dal 2 ottobre al 30 novembre 2024, la Fondazione ICA Milano presenta la mostra Picture Window Frame, un progetto innovativo di Stefano Graziani e dello studio di architettura OFFICE Kersten Geers David Van Severen, curato da Cloe Piccoli.
Picture Window Frame rappresenta la seconda tappa di un’importante commissione promossa da Finstral, leader europeo nel settore dei serramenti. Graziani esplora il processo produttivo e la collezione d’arte dell’azienda altoatesina, fondata negli anni Settanta da Hans Oberrauch, sfidando i confini della fotografia industriale e approfondendo il concetto di fotografia come documento.
Il tema centrale di “Picture Window Frame” è il rapporto tra osservare, esporre e documentare. Graziani e gli architetti di OFFICE affrontano queste azioni come idee legate alla storia dell’arte e dell’architettura: dalla prospettiva rinascimentale a Las Meninas di Velázquez, fino all’Arte Concettuale e alla Institutional Critique, con una particolare attenzione al rapporto tra opera e contesto. Per questa mostra, Graziani amplia la sua ricerca lavorando con prestigiose istituzioni milanesi come l’Archivio Vincenzo Agnetti, l’Archivio Gabriele Devecchi, la Fondazione Piero Manzoni, l’Accademia di Belle Arti di Brera, la Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala e il Museo Civico di Storia Naturale. Le immagini prodotte si intrecciano con quelle scattate negli stabilimenti e negli uffici di Finstral in Alto Adige e Valsugana, dove è custodita parte della collezione d’arte aziendale.
Il concetto di display è centrale nel progetto: Graziani e OFFICE mettono in discussione il modo di esporre attraverso un sistema installativo che richiama le teorie di Michael Asher. Frames e profili industriali di finestre incorniciano fotografie, vuoti e scorci della Fondazione, creando un dialogo continuo tra opere, spazio e visitatori. Inoltre, il display utilizza la stessa quantità di materiale della prima tappa presso il Finstral Studio di Friedberg in Baviera, nonostante lo spazio milanese sia più contenuto. La densità degli elementi autoportanti forza percorsi e prospettive, riflettendo i principi architettonici di penetrazione e continuità.