La Galleria BPER Banca presenta, in occasione di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, la mostra Ospiti a palazzo. Figure in posa e al naturale, che dal 10 novembre 2023 al 20 gennaio 2024 abita gli storici spazi di Palazzo Martinengo di Villagana a Brescia, aperti al pubblico per l’occasione.
Inserita in una visione di gestione e valorizzazione del proprio patrimonio artistico che La Galleria BPER Banca coltiva, la mostra Ospiti a palazzo. Figure in posa e al naturale nasce dal profondo dialogo tra istituzioni culturali e fornisce l’occasione ideale per aprire le porte di un edificio di grande rilevanza storica per la città di Brescia: Palazzo Martinengo di Villagana, oggi sede della Direzione Territoriale Lombardia Est e Triveneto della Banca.
Il tema del ritratto innerva l’esposizione, costruendo un itinerario che attraverso i tratti espressivi dei soggetti rappresentati restituisce al visitatore storie e sentimenti, così come preziose testimonianze dei costumi del tempo e della società che lo abitavano. In mostra, nelle sale del piano nobile di Palazzo Martinengo di Villagana, una selezione di dodici ritratti realizzati tra il XVI e il XVII secolo, provenienti da quattro importanti istituzioni culturali in dialogo per l’occasione: la corporate collection di BPER Banca, le raccolte dell’Accademia Carrara di Bergamo, la collezione della Fondazione Brescia Musei e il Museo Civico di Modena.
La mostra prende vita all’interno dell’elegante corridoio del primo piano di Palazzo Martinengo di Villagana, dove i ritratti in posa e al naturale selezionati per l’occasione realizzano un confronto tra dipinti di scuole ed epoche diverse. Le opere della collezione di BPER Banca, prevalentemente di scuola emiliana, dialogano con i ritratti lombardi provenienti dai depositi dell’Accademia Carrara di Bergamo raramente visibili al pubblico, con il dipinto della collezione di Fondazione Brescia Musei, in comodato presso la sede di BPER Banca, e con l’opera proveniente dal Museo Civico di Modena, ulteriore esempio di ritratto di scuola emiliana. Il percorso espositivo inizia con un affondo nel ritratto di stato cinquecentesco che trova una propria rappresentazione nel Ritratto di Gabriele Tadino (1538) di Tiziano e bottega, seguito dalle scene intime del Ritratto di giovane monaco con palma (sec. XVI) di Francesco Giovanni Caroto e il Ritratto di donna (1525 circa) di Bernardo Licinio.
Un capitolo speciale è dedicato al ritratto secentesco che, nella tradizione pittorica emiliana e lombarda, privilegia l’elemento naturale del quotidiano. A questo filone appartengono le figure femminili che dominano il Ritratto di gentildonna con bambino (sec. XVII) di Cesare Gennari e il Ritratto di fanciulla (1640 circa) di Carlo Francesco Nuvolone.
La Fanciulla con gabbietta vuota (1680-1689) di Lorenzo Pasinelli e il David (sec. XVII – XVIII) di Giuseppe Maria Crespi creano un ponte con la tradizione settecentesca, accompagnando il visitatore fino alla pittura di genere rappresentata dal Vecchio con clessidra (1725 – 1749) di Antonio Cifrondi.
Concludono l’itinerario della mostra due opere di Fra Galgario che nel Ritratto dell’avvocato Giacomo Bettami de’ Baizini (1725 circa) e nel Ritratto di giovinetto (Il Cerighetto) (1730 circa) rivela una straordinaria abilità nella resa dei tratti fisici e caratteriali dei soggetti raffigurati.