La mostra in Triennale è un’evoluzione del progetto espositivo tenutosi a Parigi nell’estate 2023, concepito da Fondation Cartier in stretta collaborazione con l’artista, terza tappa di un dialogo incessante tra Ron Mueck e l’istituzione francese, avviato nel 2005 e proseguito nel 2013.
Il percorso espositivo si compone di sei sculture e comprende la monumentale installazione Mass, 2017 (proveniente dalla National Gallery of Victoria, Melbourne), esposta per la prima volta fuori dall’Australia in occasione di questo progetto che illustra gli sviluppi più recenti della pratica artistica di Mueck, insieme a lavori iconici realizzati nel corso della sua carriera. In mostra anche due film del fotografo e regista francese Gautier Deblonde.
La personale di Ron Mueck costituisce la settima mostra organizzata nell’ambito del parternariato della durata di otto anni tra Triennale Milano e Fondation Cartier pour l’art contemporain, istituzioni europee caratterizzate da un approccio multidisciplinare, che condividono una medesima visione sulla cultura contemporanea e la creazione artistica.
L’opera di Ron Mueck (Melbourne, 1958; dal 1986 vive e lavora nel Regno Unito) evoca temi universali e ha rinnovato profondamente la scultura figurativa contemporanea. Per scolpire i suoi prodigiosi e realistici personaggi, sempre di dimensioni sorprendenti, impiega mesi, a volte anni. In venticinque anni di attività ha dato vita a 48 opere in totale, la più recente delle quali è stata completata poco prima dell’inaugurazione della mostra alla Fondation Cartier pour l’art contemporain a Parigi, nel mese di giugno 2023. L’opera di Ron Mueck, profondamente misteriosa ed estremamente genuina allo stesso tempo, spesso pervasa da un’aura surreale, invita a riflettere sulla propria relazione con il corpo e, più in generale, porta a confrontarsi con l’esistenza stessa.
Mass (2017), nella sua dimensione e ambizione monumentale, è l’opera dalla quale si dipana la mostra e rappresenta una pietra miliare nella carriera dell’artista. Commissionata dalla National Gallery of Victoria (Melbourne, Australia), Mass è un’installazione composta da cento gigantesche sculture di teschi umani disposti in mostra dall’artista, in dialogo con lo spazio espositivo. L’installazione offre un’esperienza fisica e psicologica che cattura i visitatori e li incoraggia a riflettere sugli aspetti fondamentali dell’esistenza umana. Il titolo offre un assaggio delle differenti interpretazioni cui l’opera si presta. La parola inglese “mass” è infatti riconducibile a molteplici significati, da “mucchio disordinato” a “funzione religiosa”, che costituiscono punti di partenza per l’esperienza personale di ciascun osservatore a confronto con l’opera. La stessa iconografia del teschio è ambigua: associata alla brevità della vita umana nella storia dell’arte e onnipresente nella cultura popolare. Per Mueck, “Il teschio umano è un oggetto complesso. Un’icona potente, grafica, che riconosciamo immediatamente. Allo stesso tempo familiare ed esotico, il teschio disgusta e affascina contemporaneamente. È impossibile da ignorare, richiede la nostra attenzione a un livello subconscio.” I teschi vengono mostrati in gruppo, un insieme di individui che si impone sul visitatore. In questo modo, Mass si differenzia dai precedenti lavori dell’artista, che raffiguravano sistematicamente gli esseri umani nella loro individualità.