Ci. Corrispondenze immaginarie, il progetto d’arte pubblica partecipata dell’artista Mariangela Capossela a cura di Giulia Crisci e Francesca Comisso, sbarca a Trieste e Gorizia, dove da marzo 2024 le lettere dei pazienti dei rispettivi ex ospedali psichiatrici sono protagoniste di un’azione che si apre a tutta l’Italia. Il progetto è realizzato da Teatro degli Sterpi APS, in collaborazione con Hangar Teatri, Accademia della Follia, Coop La Collina e con il patrocinio del Comune di Gorizia in collaborazione con l’Area dipartimentale Salute Mentale di ASUGI.
Ideato da Mariangela Capossela nel 2022, Ci. Corrispondenze immaginarie nasce con l’obiettivo di riflettere sul tema della cura mentale e sulle pratiche di reclusione ed inclusione che hanno innervato il nostro passato e che influiscono ancora oggi sul nostro presente. Il progetto trae origine dalla riattivazione della memoria come atto artistico e si concentra sul recupero delle lettere scritte dai pazienti degli ospedali psichiatrici italiani dalla fine dell’Ottocento alla rivoluzione basagliana del 1978, periodo in cui ogni comunicazione tra degenti e mondo esterno era per prassi negata. Indirizzate alla famiglia, ai consorti, agli amici, alle istituzioni religiose o secolari, le lettere venivano quotidianamente censurate e archiviate come parte della documentazione clinica dei pazienti, non raggiungendo mai i destinatari designati.
A seguito di un accurato lavoro di ricerca che vede la collaborazione degli archivi delle ex strutture ospedaliere, Mariangela Capossela coinvolge scuole e cittadini nell’organizzazione di Scrittoi Pubblici dove le lettere rinvenute sono trascritte a mano, numerate e contrassegnate con il timbro ideato dall’artista. Contestualmente, una call pubblica diramata in tutta Italia raccoglie le adesioni di coloro che desiderano ricevere una lettera e restituire una propria risposta. In un processo che vede il coinvolgimento attivo e la partecipazione dell’intera comunità, Ci. Corrispondenze immaginarie riunisce i pensieri, i sogni e le fantasie che i pazienti avevano affidato alla carta e li recapita a nuovi destinatari, raccogliendo infine le risposte che non erano originariamente mai arrivate.
A Trieste e Gorizia il progetto ha preso avvio a gennaio 2024 con l’attivazione di un percorso dedicato agli studenti delle scuole superiori locali. Gli alunni degli I.S.I.S. Giosuè Carducci, Dante Alighieri e Da Vinci – Carli – De Sandrinelli a Trieste e dell’I.S.I.S. Brignoli a Gorizia sono stati coinvolti in un processo di immersione negli ex ospedali psichiatrici delle due città, luoghi che sono stati determinanti per il lavoro di innovazione e sensibilizzazione verso la salute mentale promosso da Franco Basaglia. Guidate da Mariangela Capossela e grazie ai contributi di Coop La Collina, della storica compagnia teatrale Accademia della Follia e di Teatro degli Sterpi, le scuole partecipanti hanno avviato un percorso di formazione che proseguirà per tutto l’anno scolastico.
Gli studenti, accompagnati dai volontari e dalle associazioni che aderiscono al progetto, saranno coinvolti nel processo di trascrizione delle lettere ritrovate, partecipando agli Scrittoi Pubblici che prenderanno vita a Trieste e Gorizia da maggio 2024. Le parole trascritte per l’occasione saranno quindi spedite in tutta Italia a coloro che avranno risposto alla call, segnalando il proprio desiderio di ricevere una lettera, cui si impegnano a rispondere.
Le risposte saranno raccolte e riunite alle copie delle lettere originali, trasformandosi nel cuore pulsante di un progetto espositivo previsto per il 2025, ideato e curato da Mariangela Capossela.