Dal 30 novembre 2024 al 30 marzo 2025, il Complesso Monumentale di San Francesco a Cuneo ospita la mostra Canaletto, Van Wittel, Bellotto. Il Gran Teatro delle città. Capolavori dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica. Promossa da Fondazione CRC e Intesa Sanpaolo, in collaborazione con le Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma e MondoMostre, l’esposizione celebra il vedutismo settecentesco attraverso dodici capolavori dei maestri Giovanni Antonio Canaletto, Gaspar Van Wittel, Bernardo Bellotto e Giovanni Paolo Pannini.
Curata da Paola Nicita e Yuri Primarosa, la mostra offre uno sguardo inedito sulla rappresentazione urbana nell’epoca del Grand Tour, quando Roma e Venezia erano tappe fondamentali degli itinerari culturali europei. I dipinti esposti immortalano feste, cerimonie e scene di vita quotidiana, trasformando le città in teatri a cielo aperto dove realtà e immaginazione si intrecciano.
Le vedute di Roma di Gaspar Van Wittel, tra cui Veduta del Tevere a Castel Sant’Angelo (1683) e Veduta di Roma dalla piazza del Quirinale (1684), catturano dettagli realistici grazie a una tecnica basata sulla scienza ottica. Opere come Capriccio con la statua equestre di Marco Aurelio (1745) di Giovanni Paolo Pannini combinano architetture reali e immaginarie, evocando la grandiosità del mondo antico.
I capolavori veneziani di Giovanni Antonio Canaletto, come Veduta di Venezia con piazza San Marco (1735-40), rivelano una sensibilità luminosa unica, ampliando le possibilità espressive del vedutismo.
La Piazza del Mercato della Città Nuova di Dresda (1747 ca) di Bernardo Bellotto riflette la sua interpretazione malinconica e realistica delle città europee, mostrando un uso distintivo del chiaroscuro.
La mostra consolida la collaborazione tra Fondazione CRC e Intesa Sanpaolo, dopo il successo delle precedenti esposizioni I colori della fede a Venezia (2022) e Lorenzo Lotto e Pellegrino Tibaldi (2023). Canaletto, Van Wittel, Bellotto. Il Gran Teatro delle città è un’occasione unica per esplorare il patrimonio artistico del Settecento e riscoprire le città italiane come luoghi di ispirazione, bellezza e innovazione culturale.